(fotografata a Putzu Idu - Sardegna)
Salicornia fruticosa (L.) L.
Salicornia europea


Amaranthaceae. Frutice perenne, molto ramoso, succulento, glauco alto 30-100 cm, presenta delle ramificazioni inferiori con articoli cilindrici lignificati, raramente radicanti ai nodi, quelle superiori diffuse, carnose ed erette con articoli terminali sterili e fertili, mai radicanti ai nodi. Foglie squamiformi, carnose, inserite sulla base del fusto, di aspetto simile a scaglie appiattite, una opposta all'altra ed alternate, saldate ai margini ed aderenti agli internodi, di un colore verde glauco, che col sopraggiungere dell'autunno assumono una colorazione rossastra.Fiorisce agosto- novembre.
Pianta alofila che cresce su suoli molto salati periodicamente sommersi, caratteristica delle barene, dei bordi argillosi di lagune e delle paludi salmastre costiere
Le Salicornie sono piante assai singolari, il nome stesso è significativo, corni di sale, per far rilevare la grande quantità di sali minerali in esse contenute, principalmente: jodio, bromo e vitamina C. Per questo motivo i succhi ricavati fornivano proprietà lenitive e curative per gli ipotiroidei. Era considerata un'arma contro lo scorbuto, per la quantità di vitamina C, perfino dai Vichinghi era apprezzata ed utilizzata durante i lunghi viaggi attraverso gli oceani. Sono piante commestibili e fino al dopoguerra sono state sempre raccolte per sostuire un contorno di verdure fresche, condite con olio e limone, abbinate a pomodori o passate al frullatore, come concetrato di sali vitaminici. Venivano pure conservate sott'aceto con l'aggiunta di qualche foglia d'alloro, pepe, ed aglio, quale piccola risorsa per l'inverno da abbinare a carni bollite.Dalle ceneri delle Salicornie si estraeva carbonato di potassio, che veniva utilizzato per le sue proprietà detergenti ed usato nel processo di fabbricazione del vetro.

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