(fotografata a Dorgali - Sardegna)
Trifolium angustifolium L.

Fabaceae.Pianta erbacea annuale, alta 10-50 cm, con fusti eretti, semplici o ramosi in basso con internodi inferiori più lunghi e con pubescenza appressata.
Foglie scarse, alterne, picciolate, con segmenti per lo più eretti, lineari-lanceolati, acuti, più lunghi dei piccioli, pelosi su entrambe le superfici e con nervatura quasi parallela. Stipole lineari, membranacee, saldate al fusto e nella parte terminale libere, lesiniformi e setacee. Inflorescenza terminale spiciforme , subconica, cilindrica alla fruttificazione, su un peduncolo di 1-5 cm, con numerosi fiori senza bratteole basali, aprentesi quasi simultaneamente. Fiorisce da marzo - luglio Calice campanulato a 10 nervi, irsuto per peli patenti, con tubo poco più breve dei denti più o meno uguali tra loro, triangolari-subulati, con poche setole all'apice o nudi. Nella fruttificazione la fauce è chiusa da una callosità bilabiata brevemente cigliata e i denti sono patenti quasi a stella e più o meno pungenti.
Corolla papilionacea, rosea o porporina, presto caduca, poco più lunga del calice o subuguale ad esso. Il frutto è un piccolo legume monosperma indeiscente con pericarpo membranaceo, incluso dentro il calice. Seme di color giallastro.
Luoghi aridi e argillosi, da 0 a 1300 m s.l.m. Specie xerotermofila. Specie con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est, (area della Vite). Distribuzione in Italia: Presente in tutto il territorio tranne che in Valle D'Aosta e non più segnalato in Trentino Alto Adige.
: Il nome del genere deriva dal latino 'tri' , tre e 'folium', foglia, si riferisce alle foglie ternate. L'epiteto lat. 'angustifolius, -a, -um' si riferisce alle foglioline strette.
Scheda realizzata da Anja Michelucci tratta dal sito actaplantarum
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