(fotografato a Posta Capuano - Gargano - Puglia)
Taraxacum sect. Taraxacum F.H. Wigg.
Dente di leone - Pissacan

Asteraceae. Pianta erbacea perenne, polimorfa, con forte rizoma verticale, carnoso, laticifero, che in basso si continua con una radice a fittone e superiormente presenta delle cicatrici semicircolari lasciate dall'intersezione delle foglie degli anni precendenti. Stelo fiorale eretto, cavo, fistoloso, liscio e nudo alto 15-35 cm.
Foglie a rosetta più o meno appressata al suolo, tenere, verde-scuro, a forma lanceolata, con margine dentato, lobato, a grossolani segmenti triangolari, arcuati o falciformi, da cui il nome di "dente di leone".
Capolini solitari, grossi, formati da fiori tutti lingulati, a lingule ripiegatisi la sera o col cattivo tempo sopra il capolino.
La fioritura, concentrata in primavera, si protrae per quasi tutto l'anno. Frutti ad acheni bruno-grigiastri, con parte superiore uncinata o tubercolata, prolungata in un lungo becco filoforme sormontato da un pappo di setole bianche, raggianti e formanti a maturazione, assieme alle setole degli altri acheni, il caratteristico globo piumoso,
Comune ovunque nei luoghi erbosi, preferisce i prati da sfalcio, i coltivi e le rive dei fossi, su terreno di qualsiasi natura, smosso e non troppo acido.
Le foglie hanno proprietà rinfrescanti, depurative, stimolanti delle funzioni epato-biliari (colagoghe), diuretiche, anticellulitiche e vitaminizzanti. Il succo della radice è diuretico e si usa contro i calcoli renali.

va a Telekia speciosa

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