(fotografata a Ostia Antica - Roma - Lazio)

Sixalix atropurpurea (L.) Greuter & Burdet
Vedovina mediterranea

Dipsacaceae.Pianta erbacea verdastra, glabrescente o pelosa , alta 30-100 cm., con radice fusiforme e fusto eretto semplice o con ramificazioni divaricate nella metà superiore.Le foglie sono molto variabili, da glabre a sparsamente ispide, le basali in rosetta, lungamente picciolate, spatolate, oblanceolate-obovate, con lembo intero, crenato-dentato o lirato-pennatopartito col lobo terminale, pure crenato-dentato, più grande dei laterali, le cauline opposte e le mediane pennatosette a segmenti lineari, oblunghi, interi o dentati e il terminale lanceolato, le superiori intere o con foglioline lineari. Spesso alcune foglie basali seccano o non sono presenti all'antesi. All’apice del fusto e delle ramificazioni, sostenuta da un lungo peduncolo cilindrico e pubescente , è posta l’ infiorescenza a capolino che si allunga e diventa ovoide alla fruttificazione, con 8-9 brattee involucrali patenti, pubescenti, generalmente intere, lanceolate (più larghe alla base), di dimensioni diverse tra loro, lunghe al massimo quasi quanto i fiori, ma occasionalmente più lunghe all’inizio dell’antesi ed accrescenti e riflesse alla fruttificazione. Fiori numerosi, ermafroditi, pentameri, i periferici più grandi e zigomorfi, tutti sono provvisti alla base di un epicalice campanulato, parzialmente lignificato, costituito da un tubo ovale con 8 solchi longitudinali, cigliato sulle coste sormontato da una breve corona membranosa, crenulata e ripiegata all'interno. Il calice è lungamente stipitato, contornato da una guaina con 5 lunghe reste bruno-rossastre, che superano notevolmente la corona. La corolla lilacina, violacea, azzurra, purpureo-nerastra, rosea e a volte anche bianca, lunga circa 1 cm, con tubo imbutiforme e lembo a 5 lobi diseguali, con quello esterno assai più lungo soprattutto nei fiori raggianti. Fiorisce marzo-novembre.
Incolti e dune, terreni aperti, sabbiosi, aridi, di varia origine, lungo le strade, dal piano alla zona montana (0- 2400 m).

va a Smilax aspera

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