(fotografata a Valle Amara-Monti della Duchessa- Lazio)

Paris quadrifolia L.
UVA DI VOLPE


Melanthiaceae .Pianta perenne provvista di rizoma orizzontale lungamente strisciante bianchiccio, fusto unico eretto, cilindrico e glabro di 10-40 cm, portante alla sommità, disposte a verticillo ed a croce, di regola 4 foglie (raramente 3, 5 o 6), sessili o quasi, ellittico-obovate, cuneate alla base, con 3-5 nervature principali ed un reticolo di nervature secondarie convergenti, lunghe da 5 a 10 cm; tutti gli organi della pianta sono a simmetria tetramera. il fiore singolo, peduncolato, situato al centro del verticillo fogliare, è costituito da 8 tepali patenti, i 4 esterni ovato-lanceolati verdi, i 4 interni più stretti, a linguetta, giallastri, alternati ai primi; 8 stami inseriti orizzontalmente alla base dei tepali e 4 stili liberi filiformi su un ovario supero a 4 logge; il frutto è una bacca nero-bluastra pruinosa, circondata alla base dai tepali fiorali riflessi, con diametro massimo di 1 cm, provvista di numerosi semini bruni, ovali (3 mm).Fiorisce: da maggio a luglio.
Europa dalla Norvegia alla Gran Bretagna, Alpi bavaresi fino ai Pirenei, in tutti i boschi umidi di latifoglie e conifere, in posizioni ombreggiate.(200 - 2000 m)
Particolarmente velenose sono le bacche, dalle quali vanno tenuti lontani soprattutto i bambini, che possono esserne attratti e confonderle con frutti di bosco eduli.
La denominazione del genere deriverebbe, secondo alcuni, dal latino par, per la regolarità dell'aspetto della pianta e la simmetria tetramera; secondo altri il nome generico richiamerebbe, per la forma della bacca, Paride ed il noto "pomo della discordia"; ovvio il significato dell'attributo specifico, riferito alle quattro foglie in croce.
Scheda realizzata da Silvano Radivo tratta dal sito Actaplantarum

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