(fotografata al Monte San Magno- Monti Ausoni-Lazio)


(fotografata sul Gargano- Puglia)

Osyris alba L.
GINESTRELLA COMUNE


Santalaceae Arbusto cespuglioso sempreverde dioico, alto 0,30- 1,50 mt, con fusti multipli di consistenza legnosa, striati longitudinalmente, con rami striscianti o ascendenti, di aspetto simile alla ginestra.
Foglie piccole,lineari-lanceolate,alterne, intere,acute o mucronate, sessili, glabre e coriacee con una sola nervatura centrale, lunghe fino a 1,5 cm. Le foglie di un colore verde glauco si sviluppano durante il periodo invernale e tendono a scomparire quasi completamente durante l'estate.
Fiori molto piccoli, poco appariscenti,di ca 1-2 mm,bratteati, odorosi di miele, con tre tepali triangolari di un colore verde- giallastro, liberi ed uguali tra loro, solitari e sessili i femminili, numerosi i maschili, pedicillati raggruppati in piccoli racemi eretti su piante diverse. Ricettacolo obconico nei fiori femminili, molto più corto, schiacciato,(quasi nullo) in quelli maschili. Frutti sono drupe rosse sferiche a maturità, solitarie di 4-6-mm di diametro, lucenti e carnose, munite di albume con un solo nocciolo coriaceo. Il frutto matura da agosto-ottobre, la sua commestibilità è ritenuta sospetta.
Fiorisce febbraio- giugno
Pianta xerofila,tipica della macchia mediterranea, vegeta su radure o rocce aride o su terreni sciolti, anche sabbiosi, in pinete secolari come quelle del ravennate, in zone temperate ed in luoghi esposti al sole. Legata alle macchie del leccio (Quercus ilex), della roverella ( Quercus pubescens) e dell'Asparago pungente (Asparagus acutifolius). Le stazioni più continentali sono quelle del Bolognese sui gessi messiniani.Da 0 a 1100 mt, in Sicilia fino a 1800 mt.
Il nome del genere Osyris, era dato dagli antichi per indicare arbusti con rami lunghi e flessibili, usato poi anche da autori moderni per indicare le medesime caratteristiche. Il nome specifico alba = bianca, forse con riferimento ad una ginestrella bianca. Infatti secondo alcuni autori Osyris (-idos) derivererebbe dal latino, riferendosi ad un cespuglio con ramificazione simile a quella del lino e poteva appunto trattarsi di una ginestrella bianca.
Essendo una pianta molto flessibile, pieghevole, simile alla ginestra, veniva usata per fare piccoli canestri, scope,scopini per l'uso domestico, presso le popolazioni rurali.
Pianta semiparassita che si sviluppa sulle radici di alberi ed arbusti, dai quali assorbe acqua e sali minerali.
Scheda realizzata da Mirna Medri tratta dal sito Actaplantarum
va a Oxalis acetosella

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