(fotografata nei Monti Aurunci - Lazio)

Ophrys crabronifera Mauri
OFRIDE CALABRONE


Orchidaceae.Pianta alta 20-60 cm, fusto eretto, robusto; foglie inferiori ammassate alla base, le alte guainanti. Infiorescenza lassa e allungata, 3-8 fiori, brattee assai più lunghe dell'ovario; sepali ovato-lanceolati, biancastri o rosei, raramente verdastri, con venatura mediana verde, quello centrale eretto, i laterali rivolti all'infuori; petali lanceolati da bianchi a porpora, raramente verdini, pubescenti; labello grande, convesso, con gibbosità basali assenti o minime, di colore variabile, dal bruno-giallastro al bruno-rossiccio o bruno-scuro, disegno plumbeo di due piccole macchie simmetriche, spesso collegate tra loro a ferro di cavallo; apicolo importante, triangolare, verde-giallastro, rivolto in avanti e in basso.Fiorisce a marzo-giugno
Prati aridi, garighe, boschi luminosi dell'Italia centrale (0- 1000 m)
Il nome del genere deriva dal greco ophrys=sopracciglio, forse perchè questo tipo di fiore veniva utilizzato per ricavare tinture per capelli e sopracciglie (come riferiva Plinio il vecchio), o forse per la forma dei tepali interni, simili appunto a sopracciglie. Il nome specifico deriva dal latino crabro=calabrone.

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