Ononis cristata subsp. cristata
(fotografata a Lans en Vercors - Francia)
Ononis cristata Mill. subsp. cristata
Ononida crestata

Fabaceae. Pianta con fusti legnosi alla base, prostrati, ascendenti, ghiandolosi e vischiosi soprattutto in alto, alti 5-30 cm, foglie glabre, con breve picciolo, tutte trifogliate con segmenti ellittici, nervi laterali raggiungenti il margine dentellato; segmento centrale quasi sessile; picciolo fogliare con stipole guainanti, lanceolate, più lunghe del picciolo stesso. Fiori in racemi uniflori, all’ascella delle foglie superiori, con peduncoli 1-2 volte più lunghi delle foglie, articolati in alto; calice a denti lanceolati, poco più lunghi del tubo, sparsamente peloso; corolla papilionacea, cioè con petalo superiore più sviluppato degli altri e ripiegato (vessillo), petali laterali liberi, petali inferiori concresciuti (carena), bianco-purpurea. Fiorisce: maggio – agosto.
Pascoli aridi e luoghi sassosi tra 600 e 1900 .


Ononis cristata subsp. apennina
(fotografata al giardino alpino di Campo Imperatore-Gran Sasso-Abruzzo)
Ononis cristata subsp. apennina Tammaro & Catonica
Ononide dell'Appennino

Specie endemica, pascoli aridi montani da 1400 a 1700 m.
Diverse le interpretazioni dell'origine etimologica del genere Ononis. Per alcuni deriverebbe dal greco “ónos”= “asino”, in riferimento ad alcune specie del gen. Ononis che sarebbero appetite da questi animali e utilizzate (le specie spinose) sempre dai medesimi per "grattarsi" .
Per altri sarebbe da ricondurre al termine "Anonis" con cui Plinio e ancora il Mattioli, chiamavano O.spinosa.
"None", per il calendario romano, era il quinto giorno del mese, con esclusione di marzo, maggio, luglio ed ottobre, ove era il settimo; la radice di Anonis, di uso fitoterapico, si raccoglieva ad ottobre e "A" privativo = non, quindi "non-None", cioè raccolta dopo i primi sette giorni di ottobre, il che avveniva normalmente verso la seconda metà del mese.
va a Ononis diffusa

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