(fotografata al Passo di Lagastrello - Toscana)
Gentiana acaulis L.
Genziana di Koch

Gentianaceae.Pianta erbacea perenne con radice legnosa fusiforme e con rosetta basale aderente al suolo, composta di foglie lanceolato-ellittiche 3nervie lunghe fino a 10 cm, sessili, di verde opaco e arrotondate all'apice e talvolta finemente dentellate ai margini.
Il peduncolo è unifloro, solitario, inserito all'ascella delle foglie basali. E' quadrangolare con ali da 0.3 a 0.5 mm e raggiunge solo 5-10 cm di altezza; esso porta 1-2 paia di piccole brattee ovali, acuminate e carenate, simili alle foglie.
Il calice (12-13 mm) è campanulato con un tubo conico, glabro, con 5 denti ovato-ottusi, divergenti dal tubo corollino, ristretti alla base e lunghi meno di metà del tubo calicino.
Essi sono separati da un'insenatura tronca e riuniti da una membrana biancastra triangolare. La corolla è gamopetala, blu-violetta con riflessi metallici, occasionalmente bianca, rosa purpurea o screziata. Il tubo corollino è lungo 3-4 cm, con 5 lobi acuminati, riflessi e più o meno cuspidati ed è striato di chiazze verde-oliva alla fauce- Gli stami sono 5, inseriti sul tubo corollino e le antere di color giallo oro. Fiorisce maggio luglio
Praterie alpine, luoghi erbosi asciutti, preferibilmente su substrati silicei poveri di calcio, acidi.
da 1000 a 3000 m. Presente su tutto l'arco alpino dalle Carnie alle Alpi Marittime e sull'Appennino settentrionale
Comune nell'areale di diffusione, ma è da considerare una specie da proteggere e da tutelare causa la raccolta dei fiori e delle radici ai fini erboristici.
L'etimologia del termine generico dal greco gentiané , voce che gli antichi etimologisti riportano a Génzio, re dell'Illiria, che avrebbe scoperto e forse per primo adoperato queste piante come medicamento.

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